venerdì 4 gennaio 2013

Maschere







Un nuovo aspetto, sempre uno sotto molti.

Diverse espressioni, diverse parole, diversi stati d’animo, un solo Dio: Io!

Noi che scriviamo di me, di quel me di una volta che si sentiva solo, di quel me di un’altra volta, sognante su un lontano ramo sospeso sopra un mare di nebbia, di quel me stanco, dolorante, sofferente.

Un Noi pluralis maiestatis, almeno ai nostri occhi.

Ci raccontiamo, ci ascoltiamo e non ci giudichiamo.

Diverse espressioni, diverse parole, diversi stati d’animo, un solo Dio: Io!

Mi ripeto in un'altra volta, come essenza in sequenza, come nuova presenza in uno spazio che è lo stesso di prima, ma che vibra in modo diverso.

Io! Sempre io. Noi! Sempre io.

Ora burattino in balia di qualche altra volta in cui non ho saputo aprire gli occhi. Ora burattinaio, incidente con maestria in ogni minimo battito di ciglia.

Eppure sempre io, sempre noi, senza sosta e senza tregua.

Con o senza carne. Con o senza respiro, ma pur sempre con quell’amore nel cuore che unisce e separa.

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